via Petronio 30
34141 Trieste TS
La costruzione della chiesa di S. Vincenzo de’ Paoli, legata alla costituzione di una nuova parrocchia cittadina, la sesta, ha una storia tormentata. Tra fine ottocento e primo novecento il rapporto autorità religiosa e autorità civile è stato reso difficile dalla questione nazionale allora particolarmente acuta. L’estensione urbanistica della città interessava la zona di Chiadino dove si stava sviluppando la nuova edilizia ed aumentava la popolazione. La distanza dalla parrocchiale di Sant’Antonio Taumaturgo chiedeva un luogo di culto ed una propria cura d’anime. Dopo vani tentativi presso il Comune di Trieste, che rifiutava di provvedere, è iniziata nel 1890 la costruzione di una chiesa con il concorso dei fedeli. Il 19 luglio è stata posta la prima pietra benedetta dal vescovo Giovanni Nepomuceno Glavina. Nel 1892 i lavori furono sospesi per mancanza di fondi e la parte dell’edificio realizzata iniziò a fungere da luogo di culto con regolare servizio religioso e pastorale. La fabbrica riprese nel 1903 con il primitivo progetto degli architetti Giovanni Righetti ed Enrico Nordio in parte rielaborato ed è stata portata a termine nel 1905. Il 1° ottobre è stata benedetta dal vescovo Francesco Saverio Nagl, che la dedicò a S. Vincenzo de’ Paoli. Nel 1930 furono costruiti l’altare maggiore e, nella forma attuale, il campanile. Il 25 ottobre dello stesso anno la chiesa e l’altare vennero consacrati dal vescovo Luigi Fogar. L’edificio sacro, di stile rinascimentale a tre navate, è arricchito da interessanti opere pittoriche. Nel 1907 ha avuto inizio la cura d’anime parzialmente indipendente dalla matrice di Sant’Antonio Taumaturgo mentre la parrocchia è stata eretta il 1° aprile 1908 con il medesimo titolo di S. Vincenzo de’ Paoli. Datano da allora i primi registri.