Il Movimento Gen
“Giovani di tutto il mondo, unitevi!”. È l’appello che Chiara Lubich, nel 1967, rivolge ai giovani e ragazzi che fanno parte del Movimento dei focolari. Un appello che addita un programma: lanciare una grandiosa rivoluzione, “una rivoluzione d’amore” che ha per fine la realizzazione del testamento di Gesù: “Che tutti siano uno”. Dall’adesione di migliaia di giovani in tutto il mondo nasce il Movimento gen: “generazione nuova” del Movimento.
All’interno del Movimento Gen si delineano successivamente delle distinzioni per fasce di età: giovani, adolescenti, ragazzi, bambini. I gen sono sparsi in tutto il mondo e appartengono alle più diverse culture, estrazioni sociali, credo religioso.
I gen hanno scoperto che vivere il Vangelo determina una vera e propria rivoluzione nelle loro vite, capace di cambiare il mondo e si impegnano a viverlo con coraggio e determinazione. Sanno che la forza e la perseveranza deriva loro dalla presenza di Gesù, da Lui stesso promessa: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,20). Si radunano perciò periodicamente in piccoli gruppi, dove cercano di mantenere viva questa presenza di Gesù: condividono le esperienze della vita della Parola di Dio, si aiutano e si incoraggiano vicendevolmente.
Nel 1985, animato dal Movimento Gen, nasce il Movimento ‘Giovani per un mondo unito’. Insieme percorrono tutte le vie possibili per costruire la fraternità universale e, di conseguenza, sanare le divisioni esistenti nelle famiglie, fra le generazioni, tra i diversi gruppi sociali.
Nella quotidianità, i giovani che sono cristiani hanno occasione di consolidare la scelta di Gesù come modello e del Vangelo come codice di vita. Quelli appartenenti alle altre religioni condividono la regola d’oro, che invita a fare agli altri quanto si vorrebbe fosse fatto a sé. I giovani di convinzioni non religiose sottolineano i valori più alti della persona.
I Giovani dei Focolari incidono nel sociale e s’impegnano nelle campagne internazionali a sostegno della pace e della fraternità, in manifestazioni pubbliche, locali o mondiali come i Genfest, in cui testimoniano che si può vivere da fratelli. Sono anche protagonisti di semplici gesti di solidarietà e dialogo con chi passa loro accanto ogni giorno: bisognosi ed emarginati, conoscenti o familiari… In ogni prossimo cercano di vedere un fratello da accogliere.
Nel loro agire, coinvolgono anche le istituzioni, specialmente nella Settimana Mondo Unito: una settimana in cui tutti i Giovani per un mondo unito del mondo intensificano le loro attività ed iniziative per incidere sull’opinione pubblica e sulle istituzioni dei propri Paesi. La Settimana Mondo Unito si realizza annualmente dal 1996.
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giovani per un mondo unito Trieste