Vangelo del giorno

Giovedì 19 Giugno

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinti 11,1-11.

Fratelli, oh se poteste sopportare un pò di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate.
Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina, avendovi promessi a un unico sposo, per presentarvi quale vergine casta a Cristo.
Temo però che, come il serpente nella sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo.
Se infatti il primo venuto vi predica un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo.
Ora io ritengo di non essere in nulla inferiore a questi "superapostoli"!
E se anche sono un profano nell'arte del parlare, non lo sono però nella dottrina, come vi abbiamo dimostrato in tutto e per tutto davanti a tutti.
O forse ho commesso una colpa abbassando me stesso per esaltare voi, quando vi ho annunziato gratuitamente il vangelo di Dio?
Ho spogliato altre Chiese accettando da loro il necessario per vivere, allo scopo di servire voi.
E trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato d'aggravio a nessuno, perché alle mie necessità hanno provveduto i fratelli giunti dalla Macedonia. In ogni circostanza ho fatto il possibile per non esservi di aggravio e così farò in avvenire.
Com'è vero che c'è la verità di Cristo in me, nessuno mi toglierà questo vanto in terra di Acaia!
Questo perché? Forse perché non vi amo? Lo sa Dio!

Salmi 111(110),1-2.3-4.7-8.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
nel consesso dei giusti e nell'assemblea.
Grandi le opere del Signore,
le contemplino coloro che le amano.

Le sue opere sono splendore di bellezza,
la sua giustizia dura per sempre.
Ha lasciato un ricordo dei suoi prodigi:
pietà e tenerezza è il Signore.

Le opere delle sue mani sono verità e giustizia,
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre,
eseguiti con fedeltà e rettitudine.

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,7-15.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole.
Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;
venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;
ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.»  

San Vincenzo de' Paoli

Se mi chiedete cosa può mantenervi, care sorelle, ognuna in particolare, vi dirò che è la preghiera, perché è la manna quotidiana che scende dal cielo. Poiché, vedete, mie care sorelle, i giardinieri prendono il tempo due volte al giorno per innaffiare le piante del giardino, che, senza questo aiuto, morirebbero per il calore, e invece grazie all'umidità traggono nutrimento dalla terra. Infatti un certo humus, generato dall'innaffiare, sale dalla radice, scorre nel gambo, dà vita a rami e foglie, e sapore ai frutti. Così, care sorelle, noi siamo come poveri giardini nei quali la siccità fa morire le piante, se la cura ed il lavoro dei giardinieri non provvedessero; perciò avete la santa abitudine della preghiera che, come una dolce innaffiata, tutte le mattine impregna l'anima della grazia di Dio che attira su di voi.

Siete stanche di incontri e di pene, avete ancora la sera questo salutare ristoro, che vi darà vigore in ogni azione. Oh! La Figlia della Carità darà frutto in poco tempo, se ha cura di ristorarsi con questa sacra maniera! La vedrete crescere di giorno in giorno di virtù in virtù, come il giardiniere che tutti i giorni vede le piante crescere, e in poco tempo ella avanzerà come la bella aurora che si leva il mattino e va crescendo fino a mezzogiorno. Così, figlie mie, arriverà a raggiungere il sole di giustizia, che è la luce del mondo, e sarà inabissata in lui, come l'aurora si perde nel sole.

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